Benché sappiamo che la cultura dell’io conduce a un punto morto, contribuiamo a mantenerla, rendendo così impossibile il sorgere di un altro tipo di pensiero.
Impariamo a vivere in una vita dominata da un io esageratamente sviluppato e sopprimiamo ogni idea riguardo alla necessità di una trasformazione spirituale; indietreggiamo davanti al cambiamento che questa richiede e riteniamo che vi sia una distanza incommensurabile tra noi e lo stato di uomo vero: in questo modo, l’io ci ha fatti prigionieri.
5 Settembre 2021

Morte dell’io
(Autori VIP)
Autore: Rosacroce d'Oro